Critica

L’intensa figurazione di Luca Meroni

Seducenti ritratti e plastiche figure umane di rara perfezione stilistica, fieri animali selvaggi, suggestivi paesaggi incantati, copie d’autore di splendida fattura e spesso di singolare efficacia evocativa. Il tutto proposto espressivamente dall’autore a una nostra lettura di grande immediatezza emozionale e con il sapore, che resta a lungo nel palato artistico dei più raffinati intenditori, di una realtà naturale colta nel fiorire della sua più autentica bellezza.

 

Si tratta dell’opera pittorica di Luca Meroni, artista di indubbio valore, associato alla “Bottega dell’Arte” di Missaglia (Lecco) e con alle spalle una solida preparazione tecnico-didattica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, opera originale e variegata nell’ambito di un figurativo classico e moderno allo stesso tempo, formalmente iperrealista ma anche pregno di profondi significati esistenziali, ambientalistici e sociali.

 

E così scorrono piacevolmente sotto i nostri occhi lavori a olio di grande luminosità e gradevole tavolozza cromatica, come il tenero e simpatico ritratto della piccola Martina, l’accattivante freschezza del nudo di Donna, l’energica vitalità degli affetti in Mamma e in Famiglia o nel complice sguardo d’intesa del Nonno con il nipote, le sinuose movenze di danza di uomini e donne monocromatici o in chiaroscuro, l’imponente fierezza di una Tigre, il misterioso e incantato richiamo di Montagne.

 

Non da meno sono le copie d’autore e gli omaggi ai grandi maestri del passato e del presente, come ad esempio l’esuberante vivacità della seicentesca “natura morta” con paesaggio sullo sfondo dell’olandese Jan Weenix dal titolo Cacciagione (o Il pavone bianco), senza dimenticare che l’artista ha esposto le sue opere al Carrousel du Louvre a Parigi nell’ottobre 2013 e si è anche imposto alla grande nel dicembre dello stesso 2013 in Liguria nel noto e importante concorso nazionale di body painting “Fiordimiss”.

 

In estrema sintesi un artista, Luca Meroni, che sa coniugare nel modo migliore le esigenze della più stretta modernità, interessata alla ricaduta concettuale e simbolica del prodotto artistico, con la millenaria richiesta della pittura di trasfigurare in forme e colori accessibili al grande pubblico la realtà che ci circonda.

 

 

                                                                                         Prof. Silvano Valentini

                                                                                                 Critico d’arte

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